Il vuoto e il pieno, riflessioni sul Plenilunio in Bilancia | 13.04.25
- lauragiudici0
- 12 apr
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Nelle prime ore buie del 13 aprile, alle 2.22, la Luna si fa piena nel segno della misura dell’equilibrio e dell’accordo tra due: la Bilancia. Un Plenilunio che, congiunto alla benefica stella Spica, la spiga di grano tenuta dalla mano della Vergine, aumenta il bisogno del gesto rassicurante e abbondante del materno, che si spende senza risparmio nell’azione di cura e servizio.
C’è bisogno di amorevole pacificazione, che ci nutre facendoci sentire integri e puliti, poiché, sommando i significati della Bilancia a quelli della Vergine (la costellazione di cui Spica è una delle stelle più luminose) l’idea di giustizia, di equilibrio, di media res, di armonia, di diplomazia, di bontà, vengono sollecitate dal cielo, come la Luna crescente fa con la linfa del vivente.
Opposto alla Luna, il Sole in Ariete è congiunto a Chirone, il centauro ‘buono e imperfetto’, colui che si spende educando gli altri, forse per riempire di significato la sua originaria mancanza d’amore: il rifiuto.
Questa opposizione potrebbe farci riflettere su una credenza molto radicata: per avere pieno diritto di splendere, brillare, ESISTERE, sento il DOVERE di DARE.
E come sempre, Bilancia e Ariete a confronto, portano in luce il nostro modo di entrare in relazione, con l’emergere dell’eterno dubbio: prima io o prima tu? Spesso la Bilancia si sente in obbligo di riempire i vuoti con parole, attenzioni, gentilezza, eccesso di educazione, spinta dal desiderio di (far) piacere all’altro … ma è interessante quanto ciò possa, al contrario, rivelarsi paradossalmente una imposizione SENZA ASCOLTO (ombra dell’Ariete!).

Ascolto di che cosa? Del PROPRIO VUOTO, della solitudine, dell’insicurezza, in primis, ma anche ascolto dello spazio vuoto, del silenzio come possibilità che permette all’altro di dire o non dire, di ESSERE, O NON ESSERE… di volere e di sbagliare … perché lo so io quello che è giusto per te! può diventare la sentenza non scritta della Bilancia che aleggia invisibile nella relazione…
La congiunzione Luna/Spica richiama la modalità della madre Demetra, che porta in luce proprio questo eccesso di zelo materno e che, nel mito, porterà al rapimento della giovane figlia Persefone, a alla perdita dell'innocenza, mantenuta intatta dalla iper protezione della madre. Plutone/paura/vergogna/oscurità/morte è il passaggio inevitabile, perché l’idillio di una perfezione immobile non esiste e blocca invece la vera ESPRESSIONE di Sé.
E infatti la Luna Piena si sta dirigendo proprio verso la congiunzione con Lilith in Scorpione, alter ego scomodo e oscuro della Luna e quindi del materno, la ribelle, la rifiutata, il femminile irato, il vuoto, il freddo, la fame scomposta d’amore… e questo mentre lo scontro Plutone – Marte torna nel vivo del suo vibrante rischio di deflagrazione.
Un cielo ricco che contiene molti elementi apparentemente contrastanti, ma anche molte possibilità di entrare in contatto sensibile con il loro naturale coesistere dentro di noi … vuoto, pieno, vuoto, pieno …inspira, espira ..
Buon Plenilunio
Laura
